Yusuf di Kuyucak

di Sabahattin Ali

traduzione a cura di Fulvio Bertuccelli e Tina Maraucci
ISBN: 979-12-80448-071

Yusuf ha solo nove anni quando la sua famiglia viene assassinata da alcuni banditi entrati nel villaggio. Il sottoprefetto incaricato di fare gli accertamenti sul luogo del delitto, preso dal dispiacere per la situazione in cui si trova il bambino, decide di portarlo in casa sua e adottarlo. Yusuf inizia così la sua nuova vita a Edremit, cittadina sulla coste dell’Egeo, è in un ambiente a lui completamente estraneo, di cui non comprende le regole sociali ed è circondato da persone con cui fatica a relazionarsi a causa del suo carattere schivo. Le uniche persone in grado di capirlo e che segneranno il suo destino sono il padre adottivo e la sorellastra Muazzez, giovane ingenua e di buon cuore. Gli anni passano e Yusuf si sente sempre più estraneo alla città, sogna un futuro in cui poter vivere liberamente la sua vita. Tutto cambia quando durante una festa di paese Yusuf difende Muazzez dalle molestie di Şakir, giovane dissoluto e rampollo della famiglia più ricca e potente della zona. La lotta iniziata quel giorno vedrà il conflitto tra i due giovani inasprirsi sempre più nel corso degli anni fino alla resa dei conti finale.

Yusuf di Kuyucak è considerato una delle pietre miliari della narrativa turca del ‘900. Un’opera che con le sue ambientazioni suggestive e i suoi personaggi è divenuto un grande classico e continua a esercitare grande influenza nel formare generazioni di giovani lettori e lettrici in Turchia.

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Il parere dei lettori

Leggere un libro di Casa editrice Altano è respirare una cultura totalmente nuova, disarmante, a tratti incomprensibile, e spesso stupefacente. Proprio come la storia di Yusuf di Kuyucak, che possiamo assaporare e vivere attraverso pagine dense di dialoghi e riflessioni. La scrittura intensa e precisa, induce il lettore ad una riflessione profonda circa le dinamiche sociali del tempo e non solo, perché è facile vederne l’attualità, l’amara consapevolezza che per alcune ingiustizie non c’è giustizia, non c’è legge. Yusuf farà tesoro delle proprie esperienze, proprio come succede a noi, che quotidianamente combattiamo le nostre piccole lotte per uscirne più forti, più adulti, più saggi. Una splendida scoperta, questo libro. Leggi di più…

@luanaventi

Leggere la storia di Yusuf smuove tanti degli interrogativi che chi si interessa di letteratura ha per la testa: perché l’autore opera determinate scelte? Perché il protagonista è descritto in questo modo? Qual è lo scopo che si prefigge l’opera? Una lettura interessante, intelligente, piena di nodi da sciogliere e di risposte da trovare. Leggi di più…

@letteraturaetorpiloquio

Ammetto che, all’inizio della lettura, ho avuto qualche difficoltà a entrare nella storia. Non riuscivo a empatizzate, ecco. Mi stavano tutti antipatici, chi più chi meno, e un momento provavo pena, un altro rabbia, un altro ancora desiderio di entrare nel libro e metterli tutti in punizione facendoli stare in ginocchio sui ceci. Mi innervosivano, ecco. Poi, finalmente, ho capito che dovevo considerare il tutto da un altro punto di vista. Se, infatti, la prima cosa che si dice di Yusuf di Kuyucak che è un romanzo di formazione, la vera domanda che mi è sorta spontanea è un’altra: di chi è davvero la formazione? Solo di Yusuf? O forse anche di Muazzez e di Şahinde, madre e figlia, donne molto diverse tra loro ma comunque accomunate dal loro essere donna in una società che le considerava alla stregua di meri oggetti di scambio? Che, però, non è cosa molto distante da quello che viviamo ancora oggi. E la ricchezza di questo romanzo sta (anche) in questo: nel raccontare una storia universale che attraversa i secoli, cambiando solamente luoghi, anni e riferimenti culturali. Leggi di più…

@bookaholic.in.rosa

📝”Yusuf di Kuyucak” è un classico della letteratura turca della prima metà del ‘900 e narra la storia di Yusuf che, all’età di nove anni, vive l’atrocità dell’assassinio di entrambi i genitori e viene adottato dal sottoprefetto incaricato delle indagini. Così Yusuf si trasferisce dalla piccola città di Kuyucak ad Edremit, cittadina più grande sulle coste dell’Egeo. E per lui, anche a causa del suo carattere schivo, è difficile adattarsi ad un ambiente che non comprende e non accetta. Suoi unici riferimenti sono il padre adottivo Salahattin Bey e la sorellastra Muazzez. 📝 Così come negli altri romanzi turchi che ho letto, ciò che mi colpisce sempre è la capacità descrittiva e le suggestioni che si creano, anche grazie alle traduzioni il più possibile fedeli all’originale. È un romanzo che ti prende totalmente; la lettura fa scaturire sentimenti contrastanti fra loro, ti intenerisce la delicatezza dei sentimenti, ti arrabbi per le ingiustizie spesso subite e accettate come normali, vivi le sofferenze dei protagonisti come fossero le tue. E, contrariamente a ciò che mi aspettavo, il finale mi ha spiazzato, ma in fondo è rimasto coerente con il messaggio dell’autore. Leggi di più…

@sandra_maria_giannetto